ACEA Pinerolese Bruxelles Biotensioattivi

ACEA Pinerolese a Bruxelles: modello di economia circolare con i biotensioattivi da rifiuti organici

Per ACEA Pinerolese continua l’attività di investimento, sviluppo e ricerca di fonti di energia a impatto zero. Ne abbiamo già parlato in un post precedente, a proposito del biometano prodotto dai rifiuti organici, un progetto sviluppato in partenariato con il Centro Ricerche Fiat e premiato con il Good Energy Award.

L’ACEA PINEROLESE A BRUXELLES
L’ACEA Pinerolese sta diventando un punto di riferimento europeo per l’economia circolare. Il valore dell’azienda, l’importanza dei risultati ottenuti e dei progetti in corso sono stati nuovamente evidenziati durante un incontro europeo, svoltosi a Bruxelles il 14 novembre scorso, presso la sede dell’EESC, il Comitato Economico e Sociale Europeo.
Il dibattito, organizzato dall’ISWA (International Solid Waste Association), aveva come titolo: “Economia Circolare: il Ruolo dei Biorifiuti e delle Plastiche” e ha visto l’intervento, tenuto da Davide Mainero, manager dell’ACEA Pinerolese, durante il quale ha illustrato il progetto per ottenere dai biorifiuti (il compost) detergenti naturali, bioplastiche e fitostimolanti naturali, sostituendo a tutti gli effetti i prodotti di origine fossile e azzerando così l’impatto sull’ambiente. In questo senso la multiutility ACEA Pinerolese si impone come modello di riferimento replicabile in tutta l’Unione Europea, per raggiungere gli obiettivi del Pacchetto sull’Economia Circolare dell’Unione Europea.

I BIOTENSIOATTIVI: I VANTAGGI
Il progetto, denominato BiochemEnergy muove dall’analisi del caso dell’impianto ACEA per rilevare come i rifiuti biodegradabili urbani (UBW) possano diventare una fonte di ausiliari chimici con le stesse caratteristiche dei tensioattivi di sintesi, ottenendo così dei biotensioattivi naturali, che in numerose applicazioni chimico-tecnologiche si comportano analogamente o addirittura meglio dei tensioattivi sintetici provenienti da fonti non rinnovabili. Questo significa un rapporto costo-benefici estremamente interessante e un doppio impatto positivo, sia economico e sia ambientale, che migliora l’economia di gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti e ottiene il risparmio di petrolio; di conseguenza si contribuisce alla diminuzione delle emissioni di anidride carbonica.
Campi di applicazione principali sono la fabbricazione di formulati detergenti domestici ed industriali, l’impiego come ausiliari per la tintura delle fibre tessili, il lavaggio di suoli contaminati da idrocarburi, la fotodegradazione di bagni esausti di tintura delle fibre tessili, la fabbricazione di formulati per impiego in agricoltura e per il lavaggio di pozzi petroliferi esausti. Prospettive ancora più interessanti risultano da studi in corso per l’impiego dei suddetti biotensioattivi per la nutrizione animale. Tali studi si giustificano in base a risultati pubblicati su sostanze simili isolate dalla torba.  Da questo se ne ricava una lezione di economica domestica, ora valida più che mai: prima di buttare o bruciare, vediamo se quello che abbiamo può essere utilizzato meglio.

LA COMUNICAZIONE
Nel recente passato l’immagine istituzionale e le campagne di comunicazione sono state curate da Erica multicomunicazione, che ha creato il format “A regola d’arte”, per promuovere la raccolta differenziata di qualità sul territorio locale e ha aggiornato la riedizione della monografia istituzionale del Polo Ecologico Integrato.

 

 



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