Trump Jrump

Jrump: quando un videogioco diventa parodia politica (e altre amenità web)

Trump vs. Clinton: evitare la politica quando ci si occupa di comunicazione è molto difficile. Sopratutto quando anche il mondo dei social è invaso quotidianamente da interventi, opinioni, più o meno strumentali, su una contrapposizione che, bene o male, condizionerà il futuro e gli equilibri mondiali, quindi anche il nostro.

Possiamo comunque affrontare la questione in modo neutrale registrando l’esistenza di alcuni progetti presenti sul web.
Primo fra tutti, ovvero tra gli ultimi in ordine di tempo, è il videogioco Jrump, creato da un team neozelandese, ispiratosi ad un’affermazione dello stesso Trump, il quale ha dichiarato che un muro ai confini nazionali sarebbe l’unico modo per salvare l’America. Dodici settimane di lavoro e il gioco è ora disponibile come app iOS e Android.

Il videogame è ambientato nel 2017, a Las Vegas; il magnate repubblicano ha vinto la corsa alla Casa Bianca. Ma gli ostacoli sono tanti: il riscaldamento globale, alcuni scienziati e una “banda di perdenti” composta da Barack Obama, Hillary Clinton, Kim Jong-un e Bernie Sanders verso cui il personaggio si scatena a suon di insulti. Al centro del gioco ci sono proprio i muri promessi da Trump: il pianeta Terra è ormai in rovina e l’avatar del presidente lascia il nostro pianeta per raggiungere una galassia lontana e riportarla al suo “vecchio splendore”. Muro dopo muro, il giocatore può aiutare Jrump ad allontanarsi sempre di più dalla Terra.

L’idea dell’ambientazione da guerriglia può ricordarci il secondo capitolo di Ritorno al Futuro, nel quale la realtà ha deviato verso un futuro parallelo, dominato dall’arrogante Biff Tannen, che ha creato una società basata su vizio, corruzione e violenza.

 


 

Più in concreto possiamo segnalare anche altri due siti, con intenzioni meno polemiche e dai risvolti decisamente più interessanti dal punto di vista della comunicazione in generale e del nostro ruolo di follower della vita reale.

 

ELEZIONI E MEDIA
mediaelectionmediaelection.com
Il primo è “dimostrativo”, nel senso che pone, sulla base di dati reali visualizzati in modo dinamico e aggiornato, la domanda cruciale nell’ambito della comunicazione: una candidatura può essere pronosticata sulla base dell’attenzione mediatica? Il sito pubblica anche una rassegna stampa degli articoli internazionali che monitorano le elezioni e grafici che visualizzano l’andamento della pubblicazione di news dedicati ai rispettivi candidati. Il sito è anche un bell’esempio di ciò che è possibile fare con l’attualità politica, autore lo studio di design interattivo newyorchese four32c.

 

VOTA ANCHE TU!
world wide voteworldwide.vote/hillary-vs-trump
Il secondo è una forma di info-game tra il serio e l’ironico (“This is a seriously fun project by Arthur van ‘t Hoog and Filidor Wiese from the Netherlands” – così recitano le note delle info). La premessa però ci fa riflettere: visto che l’esito di queste elezioni avrà un effetto globale perché non allargare il voto al mondo intero? Così in questo sito è possibile esprimere la propria preferenza. Attraverso il meccanismo della votazione diretta si svolge l’elezione, virtuale e mondiale, del candidato alla Casa Bianca. Grafica minimal, risultati aggiornati in tempo reale (nonostante le opinioni ufficiali per ora sembra stravincere Trump! – dall’Italia hanno già votato oltre duemila utenti). Per garantire la serietà del “gioco” è possibile dare un solo voto per ogni indirizzo IP. La scadenza coincide con quella reale dell’8 novembre 2016.

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